Come investire in Microsoft

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Parliamo di un'azienda che vi accompagna ogni giorno, sia nella vostra vita personale che professionale: Microsoft. Se possedete un computer (e chi non lo possiede al giorno d'oggi), allora più di sette volte su dieci quel computer è equipaggiato con un sistema operativo Windows, sviluppato da Microsoft.

Dalla sua creazione nel 1975 da Bill Gates e Paul Allen, l'azienda di Redmond è diventata parte della nostra vita quotidiana, ma vale ancora la pena investire in Microsoft?

Come evolve il prezzo delle azioni Microsoft?

Se aveste investito in Microsoft all'inizio del 2011, sarebbe stato un buon affare. 1.000 euro investiti in Microsoft all'epoca oggi varrebbero circa 10.200 euro. In confronto, investire la stessa somma nell'indice di riferimento delle aziende tecnologiche americane nello stesso periodo, il Nasdaq, vi avrebbe fatto guadagnare circa 5.560 euro. Nell'ultimo anno, Microsoft ha fatto un po' peggio del Nasdaq sul mercato azionario. Da agosto 2020, le azioni della società sono salite del 31,5% contro il 35% del Nasdaq. Questa progressione, più lenta dell'intero Nasdaq nell'ultimo anno, non ha impedito all'azienda americana di diventare la seconda nella storia, dopo Apple, a raggiungere una capitalizzazione di mercato di 2 trilioni di dollari, subito dopo aver annunciato il prossimo rilascio di Windows 11.

Come riesce Microsoft a fare soldi?

Il prezzo delle azioni di Microsoft sta andando bene sul mercato azionario, ma che dire della salute finanziaria dell'azienda? Per saperne di più, diamo un'occhiata al rapporto sugli utili della società americana.

La prima cosa che possiamo vedere è che l'azienda americana ha, come previsto, beneficiato molto della pandemia del Coronavirus. Nel secondo trimestre del 2021, l'azienda ha generato 16,5 miliardi di dollari di utile netto, rispetto agli 11,2 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente, con un aumento del 47%.

Quando si pensa a Microsoft, la prima parola che di solito viene in mente è Windows, eppure non è grazie al suo sistema operativo che Microsoft ha aumentato drasticamente il suo profitto netto nell'ultimo anno. Sono stati i suoi servizi cloud a permettere a Microsoft la sua crescita più forte tra i secondi trimestri del 2020 e del 2021. Le entrate che l'azienda ha guadagnato da questi sono cresciute del 34% tra i due anni, sfruttando in particolare la crescita di Azure, il prodotto di cloud computing sviluppato dall'azienda, che è cresciuto del 51%.

Sfide e concorrenza

Questo è un po' un problema quando sei un conglomerato e quando sei dominante quanto Microsoft. Hai un sacco di concorrenti e allo stesso tempo non ne hai quasi nessuno che ti sfidi veramente.

Microsoft è presente su molti fronti: software CRM, software per sistemi operativi, il programma office per gli uffici, cloud computing, ma anche videogiochi o ricerca online. E ancora, non parliamo della produzione dei suoi computer/tablet: il Microsoft Surface e tutti gli altri dispositivi ad esso collegati.

In un certo senso, la forza di Microsoft sta nella sua capacità di diversificare, cosa che le ha permesso di non soffrire troppo quando ha perso certe opportunità (chi usa Bing o ricorda Windows Phone?).

Ma questa forza può anche essere vista come una delle debolezze dell'azienda. Completamente superata da Google sul mercato dei sistemi operativi mobili o nel campo della ricerca e della pubblicità online, Microsoft ha rinunciato a queste lotte.

Questo non le ha impedito di entrare nella battaglia delle reti sociali decidendo di occupare un posto speciale in questo universo. Alla Microsoft fanno sul serio, quindi niente Instagram o TikTok (anche se l'azienda ha brevemente discusso l'acquisto di quest'ultimo), hanno deciso di investire in LinkedIn. E la scommessa comincia a dare i suoi frutti, visto che i ricavi della filiale dell'azienda sono aumentati del 46% tra il 2020 e il 2021.

Alla fine, investire in Microsoft significa scommettere se l'azienda riuscirà o meno a continuare a innovare abbastanza da mantenere la sua posizione di leadership nel campo dell'IT.

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