Dovrei investire in AT&T?

Paula Cabrito de la Torreaprile 11
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AT&T potrebbe essere un nome poco familiare per te, considerando che, in Europa, l'azienda non opera con questo nome. Ecco un avvertimento però: questo enorme conglomerato commerciale è la più grande compagnia di telecomunicazioni e di intrattenimento del mondo, ha posseduto il brevetto telefonico per decenni, ed è dietro la produzione di serie come Succession ed Euphoria

L’andamento in borsa di AT&T però, è piuttosto mediocre. 

Se avessi investito 1.000 euro circa 5 anni fa, all'inizio del 2017, ora ti ritroveresti con circa 660 euro nel tuo portafoglio - esatto, saresti in perdita! La stessa quantità di denaro investita in un ETF che segue l’andamento dell'S&P 500 - la media delle 500 maggiori società statunitensi - equivarrebbe a circa 2.050 euro.

Ma perché questo impero è in declino? E soprattutto: AT&T ha dei piani futuri promettenti in cui vale la pena investire? 

Dall'invenzione del telefono a un monopolio frammentato

AT&T ha una lunga storia caratterizzata da brevetti legati alla comunicazione telefonica che hanno permesso ambiziosi piani di espansione, seguiti da spin-off obbligati dai regolatori antitrust, acquisizioni, fusioni e diversificazione nel mondo della comunicazione e dell'intrattenimento. 

Alexander Graham Bell ottenne il brevetto per l'invenzione del telefono (anche se la paternità è controversa) alla fine del XIX secolo e creò un'azienda per commercializzare questo fondamentale progresso tecnologico. La Bell Telephone Company si espanse in tutti gli Stati Uniti, creando l'infrastruttura per la rete telefonica del paese e cambiò nome diverse volte, diventando alla fine la American Telephone and Telegraph Company.

Negli anni '60 e '70, la Commissione Federale delle Comunicazioni prese delle misure atte a porre fine al monopolio dell’azienda e la divise in 7 compagnie. Paradossalmente, nel corso degli anni queste hanno finito per raggrupparsi in due conglomerati: AT&T e Verizon, uno dei suoi principali concorrenti.

Nel 2016, AT&T ha deciso di diversificare ed entrare nel mercato dell'intrattenimento con la costosa acquisizione di Time Warner (102 miliardi di dollari in totale), rinominata WarnerMedia nel 2018. Presto, però, le loro strade si separeranno.

Come riesce AT&T a far soldi?

Le entrate che AT&T genera annualmente sono enormi. È, infatti, la 26esima azienda per entrate in tutto il mondo secondo Fortune. Fino al 2019, il gigante delle telecomunicazioni ha mantenuto una crescita costante. Da quando è iniziata la pandemia, sorprendentemente, ha iniziato a seguire la tendenza opposta: da 181 miliardi di dollari nel 2019, è sceso a 171 miliardi nel 2020 e a 168 miliardi nel 2021. 

AT&T è un conglomerato con diverse linee di business ma, prima di tutto, è una compagnia telefonica. Nel suo ultimo rapporto sui guadagni, Q4 2021, possiamo vedere più in dettaglio da dove vengono i soldi.

Il suo segmento principale, Communications, è dedicato alla fornitura di prodotti e servizi di telecomunicazione. Al suo interno, l'unità Mobility, che offre attrezzature wireless e servizi correlati, ha generato più della metà delle entrate, 21 miliardi di dollari dei 41 miliardi di dollari totali, in aumento del 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. 

L'azienda fornisce anche wireline e banda larga per aziende e consumatori, cioè linee telefoniche e internet fisso e mobile. Gli incassi sono minori in questo campo, circa 9 miliardi di dollari nel Q4 2021, ma è il più grande operatore statunitense in termini di quota di mercato (44,8% nel Q1 2021).

WarnerMedia è, curiosamente, il segmento che è cresciuto di più nell'ultimo anno: 15% a quasi 10 miliardi di dollari. HBO e HBO Max hanno guadagnato 13 milioni di abbonati a livello globale arrivando a quota a 73,8 milioni. Presto però, questa parte dell'azienda cesserà di far parte del gruppo - dovrebbe succedere nel secondo trimestre del 2022 - e si fonderà con Discovery Inc. Quindi non contaci quando calcolate le fonti di entrate future. 

In breve, possiamo vedere che AT&T continua a mantenere una forte presa sul mercato statunitense delle telecomunicazioni grazie al suo controllo storico sulle infrastrutture.

Il mercato delle telecomunicazioni

Brutte notizie per gli appassionati di cospirazioni: il 5G è già qui per restare. Anche se il tuo telefono non ce l'ha ancora, il prossimo che comprerai lo avrà.

T-Mobile US, un vettore di proprietà di Deutsche Telekom, è il suo principale concorrente in questo tipo di tecnologia. Questa azienda è stata la prima ad adottare ed espandere la rete a banda media 5G negli Stati Uniti nel 2020, quando si è fusa con un altro concorrente chiamato Sprint. La velocità di download offerta da T-Mobile va molto più veloce di qualsiasi altra società di telecomunicazioni nel paese. Questo ha spinto in alto la performance in borsa dell’azienda, mettendola davanti ai suoi concorrenti.

Dall'inizio di quest'anno, Verizon e AT&T hanno lavorato per seguire le orme di T-Mobile, anche se il loro rollout è stato piuttosto lento. AT&T ora vuole investire 48 miliardi di dollari entro la fine del 2023 per espandere i suoi servizi internet 5G wireless e in fibra, che saranno probabilmente finanziati con i fondi dell'accordo WarnerMedia-Discovery.

Ha senso investire in AT&T?

Nel 2018, AT&T ha pensato che il modo migliore per continuare a far crescere la sua base di utenti di telefono e internet fosse quello di raggruppare i servizi di streaming. L'acquisizione di Time Warner è costata un'enorme somma di denaro e ha portato debiti. 

Anche se WarnerMedia sembrerebbe andar bene, la concorrenza nei servizi video online è feroce. AT&T, dopo tutto, è una compagnia telefonica in un momento cruciale che richiede grandi investimenti nell'innovazione - e in aggiunta a tutto ciò, deve anche gestire un debito significativo. 

Con la vendita di Warner, AT&T avrà un po' di sollievo nei suoi libri contabili e nella capitalizzazione per potersi concentrare sugli investimenti nel 5G, come il CEO della società, John Stankey, ha già annunciato.

Il lato negativo per gli investitori? AT&T ha tradizionalmente offerto buoni dividendi agli azionisti - sono stati in crescita per 36 anni consecutivi! Tuttavia, con la scissione dell'azienda, hanno intenzione di tagliarli, il che è stato accolto come una debacle per i suoi azionisti.

La maggior parte degli analisti attualmente valutano il titolo come "hold" e questo, insieme alla tendenza generale degli investitori al giorno d'oggi di andare per la crescita piuttosto che per il valore tradizionale, significa che questo dinosauro non è fatto per tutti. 

Possiamo solo dire che le performance passate non definiscono necessariamente lo sviluppo futuro, quindi decidere se investire o meno spetta, come sempre, a te.

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